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La nuova realtà sotto l’ala protettiva di Lippi

Articolo: La Nazione – 13/06/2020 – Daniele Mannocchi

Per un Viareggio sprofondato sportivamente e ora pure “infangato nel nome” (copyright del sindaco Giorgio Del Ghingaro), c’è un’altra realtà calcistica locale che si appresta a muovere i primi passi. Calmi, ma soprattutto misurati. Una realtà che nasce dalla sinergia tra il Marco Polo Sports Center e lo Sporting Viareggio ’86, società bianconera che milita in Seconda categoria. A partire dalla prossima stagione, i due soggetti “contamineranno” il lavoro reciproco con l’obiettivo comune di far rifiorire il calcio viareggino.

“Non abbiamo mai avuto l’intenzione di acquistare titoli sportivi o società appartenenti ad altri per timori che alla fine si sono rivelati fondati – spiega l’amministratore del Marco Polo Sports Center Andrea Strambi –; noi ci occuperemo di tutta la trafila che va dall’avviamento al calcio alla categoria Allievi, mentre il Viareggio ’86 allestirà la Juniores e la prima squadra. Le nostre figure professionali lavoreranno insieme per creare una squadra della città in cui far giocare i ragazzi della città. La nostra prima ambizione è dare continuità ai giovani di Viareggio che si avvicinano al mondo del calcio”. La sinergia ha una ’paternità’ riconosciuta, se così la si può chiamare: “Tutto è nato da un’idea dell’associazione ’Orgoglio bianconero’ – continua Strambi – che ci ha fatto sedere tutti attorno a un tavolo per discutere la questione”.

Della cordata imprenditoriale che si è caricata sulle spalle la rinascita del Centro Polo fanno parte nomi di spicco: dall’ex ct della Nazionale Marcello Lippi al figlio Davide, da Mario Del Pistoia a Massimiliano Maddaloni. Ma chi si aspettava che da una simile base potesse scattare ’in automatico’ il rilancio del Viareggio ai piani medio-alti del calcio italiano, rimarrà deluso. Il progetto, infatti, è di ampio respiro.

“Sono sempre stato vicino al Viareggio – il commento di Lippi – ma ho sempre spiegato quale fosse la maniera giusta. La gente non ha soldi da mettere nel calcio, quindi bisogna andare avanti senza prendere giocatori da fuori, altrimenti la situazione diventa insostenibile. Ora si è presentata questa occasione: la mia voglia di aiutare il Viareggio passa solo attraverso questa affiliazione. I ragazzi faranno tutta la trafila delle giovanili e contiamo in 45 anni di afvere una squadra di soli viareggini: per le nostre categorie di riferimento, non è impossibile creare una squadra ’fatta in casa’”. In ogni caso, se dovessero arrivare degli investitori pronti a mettersi in gioco per riportare il Viareggio ai piani alti fin da subito, nessuno si metterebbe di traverso. Ma pare proprio che l’idea portante sia di creare un soggetto ’aggregatore’ che possa rilanciare i colori bianconeri passo dopo passo: “Il nostro progetto – continua Lippi – può essere un fattore di forte attrazione. Si tratta di dare priorità alla ’costruzione’ dei giocatori, che secondo me può portare a risultati concreti”.

Il Marco Polo Sports Center metterà a disposizione le sue nuove strutture. E il Viareggio (che continuerà a chiamarsi Sporting Viareggio ’86) giocherà sul campo di via Rèpaci, che al momento è omologato fino all’Eccellenza. “Noi siamo una realtà piccola, gli ultimi arrivati e con un titolo sportivo di Seconda categoria – la posizione di Giuliano Tomei, presidente del Viareggio ’86 –; faremo il massimo lavorando col beneficio di poter costruire squadre che possano puntare in alto. Sarebbe facile riportare il Viareggio in Eccellenza già da settembre, ma dopo un anno sparirebbe tutto. La nostra idea è di andare avanti in relazione alle nostre forze. E se in città c’è qualcuno che vuole dare una mano, è assolutamente il benvenuto”.

Daniele Mannocchi